Interventi di chirurgia di anca e femore
Ecco alcune delle problematiche più comuni che interessano anca e femore e che richiedono operazioni chirurgiche e l'applicazione di protesi.
In caso di dolori e fastidi, rivolgetevi agli specialisti dello Studio Miloro di Messina utilizzando i vari recapiti.
Anca e femore
Coxartrosi, fratture, borsiti, infezioni
La coxartrosi è l’artrosi dell’anca. Essa insorge per l’usura cartilaginea da mal contatto tra la testa del femore e il margine acetabolare durante la deambulazione. Tale usura provoca la completa erosione dei tessuti, con conseguente riduzione dello spazio intra articolare.
Il sintomo più comune è il dolore inguinale che insorge durante la flessione o l’intrarotazione della gamba.
Le persone affette da questa patologia potranno avvertire dolore, per esempio, quando camminano, salgono o scendono le scale o si allacciano le scarpe.
Spesso il fastidio accusato può essere confuso con dolore di origine lombare, per cui, ai fini di effettuare una corretta diagnosi differenziale, occorre un’attenta valutazione clinico-diagnostica.
La coxartrosi può insorgere, generalmente, nelle persone che hanno superato i 50 anni di età in entrambi i sessi.
La gravità della malattia può dipendere da patologie concomitanti quali: l’artrite reumatoide, la gotta, il diabete mellito e l’obesità.
Non esistono farmaci in grado di risolvere la malattia, l’unica metodica per la risoluzione completa è l’atto chirurgico.
Intervento chirurgico
L’intervento chirurgico si propone di sostituire l’anca artrosica con la protesi.
La protesi totale d’anca è costituita da componenti estremamente resistenti e biocompatibili, in titanio (acetabolo e stelo femorale) e componenti di rivestimento in polietilene o ceramica, che hanno caratteristiche diverse in termini di usura.
La scelta della tipologia protesica dipende dall’età e dalle esigenze funzionali del paziente trattato.
Ad oggi la tecnica chirurgica utilizzata è mini invasiva.
Viene eseguita infatti, una piccola incisione nel tessuto cutaneo (mini open) di circa 8 cm, che evita la mortificazione dei tessuti (Tissue sparing surgery), riduce le perdite di sangue e il dolore post operatorio e garantisce, inoltre, un migliore risultato estetico.
Il paziente, il giorno dopo l’intervento, inizierà la ginnastica a letto, in seconda giornata potrà camminare con le stampelle.